Il regno del Marocco chiama l'Unione europea da intervenire, con la massima urgenza, presso l'Algeria per incitarlo a prendersi le sue responsabilità quanto alla protezione di Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud e dei membri della sua famiglia ed i suoi parenti contro le rappresaglie in corso da parte del Polisario.
Tale è il messaggio indirizzato dal Marocco alle istituzioni europee, attraverso i passi intrapresi dall'ambasciatore del Marocco presso l'Ue, il sig. Menouar Alem, presso le principali cime responsabili europee, di cui il sig. Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, Jerzy Buzek, Presidente del Parlamento europeo, Jose Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea e la signora Catherine Ashton, Haut rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, come pure il sig. Steven Vanackere, vice primo ministro e ministro belga degli affari esteri il cui paese assicura la presidenza girevole dell'Ue.
Il diplomatico ha così sottolineato la necessità di ricordare all'Algeria la sua responsabilità giuridica, politica e morale quanto alla preservazione dell'integrità fisica e della dignità del sig. Ould Sidi Mouloud e dei membri della sua famiglia, conformemente ai principi dei diritti dell'Uomo tali che sono universalmente riconosciuti.
Il Sig. Alem ha in particolare segnalato che, " il Marocco impegna la responsabilità diretta dell'Algeria quanto alla sorte di Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud.
Questa responsabilità, ha precisato, deriva chiaramente dagli obblighi internazionali che spettano all'Algeria come paese d'accoglienza riguardo alle popolazioni dei campi individualmente e collettivamente, in materia di protezione, di sicurezza, di libera circolazione e di movimento, di libertà d'opinione e d'espressione, d'accesso alla giustizia e di non discriminazione" e ciò, ai sensi dei diritti garantiti in particolare dalla convenzione di Ginevra del 1951 sullo statuto dei profughi (arte 3,12,16 e 26), il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici (arte 12,13,14 e 26), e la dichiarazione universale sui diritti dell'Uomo (arte 9,13,14 e 15).
Nei confronti di quest'obblighi giuridici inequivocabili, il Marocco respinge categoricamente i pretesti ed argomentazioni fallaci avanzati dal Polisario per giustificare le sue estorsioni, e dall'Algeria per sottrarsi alle sue responsabilità di fronte alla Comunità internazionale, ha significato.
Pur condannando con " resistenza quest'atto gravissimo" perpetrato dal Polisario sulla persona del sig. Ould Sidi Mouloud, con la " complicità" autorità algerine, l'ambasciatore ha comunicato che il Marocco chiama alla sua liberazione immediata ed esprime la sua viva preoccupazione circa il pericolo diretto ed imminente che pesa ormai sulla sua integrità e la sicurezza dei membri della sua famiglia, della sua tribù e dei suoi parenti nei campi.
Il rapimento di Ould Sidi Mouloud, ha proseguito il diplomato, suscita una grande costernazione nell'ambito dell'opinione pubblica marocchina e fa temere il peggiore a tutti coloro che, al Marocco quanto nei campi di Tindouf e dal mondo, seguono con preoccupazione il combattimento che conduce per le sue convinzioni politiche e si alzano contro la repressione che subisce per il semplice fatto di avere espresso un'opinione in gran parte sostenuta a livello internazionale e condivisa da una grande maggioranza d'originarii del Sahara, non soltanto al Marocco ma anche all'interno anche dei campi diretti dal Polisario in territorio algerino.
L'ambasciatore ha precisato, in questo contesto, che " oltre alle parti politiche e la società civile, di numerose organizzazioni e ONG internazionali di cui l'HCR, Human Rights Watch e Amnesty International, ha preso posizione a favore di Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud, e chiesto la sua liberazione ".
Dimostrando a tutto il poco di caso che l'Algeria e Polisario fanno principi universali di libertà d'opinione, d'espressione e di movimento in particolare, la repressione esercitata sul sig. Ould Sidi Mouloud famoso, in modo manifesto i timori espressi a varie riprese dal Marocco quanto alle condizioni di vite intollerabili nelle quali è mantenuta la popolazione dei campi di Tindouf, ha detto.
" Condizioni rese ancora più penose dal clima d'oppressione che si accentua nei campi mentre numeri sempre più importanti di Sahraoui marocchini trovano il coraggio di sfidare all'arbitrario e, quando lo possono, il mezzo per lasciare questi campi d'infortuna per raggiungere le loro famiglie nel Marocco" , ha proseguito il sig. Alem.
L'Unione europea, dai valori che trasporta ed il suo impegno umanitario di lunga data, non può conservare il silenzio nel momento in cui l'Algeria ed il Polisario credono di potere sfidare indefinitamente ed impunemente il diritto internazionale, la coscienza umanitaria e la volontà della Comunità internazionale di vedere l'insieme delle parti porre fine con il negoziato a questa vertenza regionale artificiale attorno al Sahara, ha affermato il diplomatico.
D'altra parte, ha intervenuto simili presso molti alti responsabili europei, fra cui commissari europei, il Presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio dell'Europa, il segretario generale del Consiglio dell'Europa, il direttore esecutivo del centro nord-sud del Consiglio dell'Europa, come pure i presidenti della Commissione affari esteri, della Commissione per i diritti dell'Uomo e della delegazione Magreb del Parlamento europeo.
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
http://www.corcas.com/
Il portale del Sahara occidentale:
http://www.sahara-online.net/
Il portale della cultura hassani:
http://www.sahara-culture.com/
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
http://www.sahara-developpement.com/
Il portale dello sviluppo sociale nelle regione del sahara occidentale:
http://www.sahara-social.com/
Il portale delle città del sahara occidentale:
http://www.sahara-villes.com/
Nessun commento:
Posta un commento