L'esperto delle Nazioni Unite accoglie l'esperienza del Corcas
riguardo alla condivisione e la diffusione del patrimonio culturale hassani
25/06/2012 |
Il
relatore speciale ed esperto indipendente delle Nazioni Unite nel campo dei
diritti culturali, Sigra.Farida Shaheed, ha elogiato l'esperienza del
Corcas, nella promozione dei diritti culturali, nella sua relazione il venerdì
22 giugno 2012, prima della ventesima sessione del Consiglio dei diritti umani,
a Ginevra.
Riguardo
alla Condivisione e la diffusione delle informazioni culturali e messa in rete
dei dati sul patrimonio culturale: "l'esperto indipendente è stata
impressionata dal lavoro svolto dal Consiglio reale consultivo per gli affari
sahariani"
In questo quadro il Corcas "ha creato un sito Web
sulle tradizioni e la vita culturale saharawi, in otto lingue" ricorda la
relazione della sig.ra Shaheed,deplorando che l'amazigh non fa parte delle
lingue utilizzate in questo sito.
La tenda, simbolo della cultura Hassani
L'esperto ed il relatore delle Nazioni Unite,che
ha fatto, all'incontro del venerdi, una relazione su sua visita in due paesi: il
Marocco e l'Austria ha detto che ora, sarà un resoconto della situazione dei
diritti culturali, una volta all'anno.
Ed a riguardo a sua visita in Marocco, ha
ricordato nell'accoglienza, la
realizzazione fatta dal Marocco nel riconoscimento della diversità culturale,
anche attraverso l'adozione di una nuova costituzione che istituzionalizza
le diverse componenti di questa diversità ed i vari progetti e iniziative che
sono stati adottati per realizzare questa svolta.
La cultura Hassani è
parte integrante dell'identità marocchina
|
martedì 26 giugno 2012
L'esperto delle Nazioni Unite accoglie l'esperienza del Corcas riguardo alla condivisione e la diffusione del patrimonio culturale hassani
giovedì 7 giugno 2012
Amnesty International si ribellò contro l'impunità nei campi di Tindouf
Amnesty International si ribellò contro l'impunità nei campi di
Tindouf 06/06/2012 |
Un direttore dell'AI: "Speriamo di
trovare lo stesso spirito d'apertura in Algeria che in
Marocco''.
"Amnesty international (AI), che ha sede a Londra, ha protestato,all'occasione della pubblicazione di suo rapporto per 2012, contro l'interdizione d'accesso al territorio algerino compresi i campi del Fronte Polisario a Tindouf, a sud-ovest dell'Algeria, che le autorità impongono all'AI.
Malcolm Smart, direttore del Medio Oriente e
l'Africa del nord d'Amnesty International, ha detto in un'intervista con la MAP,
"Speriamo trovare lo stesso spirito d'apertura nell'Algeria che troviamo in
Marocco ".
Rappresentanti d'Amnisty durante la presentazione della relazione 2012
Il capo di Amnesty mostra "Il governo algerino ci
ha informato che a causa di nostri rimproveri sulla situazione in Algeria, non
ci è permesso di visitare questo paese per svogere il lavoro d'inchiesta.
"Malcolm
Smart ha voluto che Amnesty avesse accesso a tutto il territorio algerino,
tra cui i campi di Tindouf in loco, per determinare le violazioni dei diritti
dell'uomo, tra cui quelle contro gli emigranti ed altre violazioni gravi.
Ma "il nostro desiderio viene contro il rifiuto
delle autorità algerine", ha spiegato, amaro.
Aggiungendo, Malcolm Smart ha spiegato che
Amnistia non è disposta ad "accettare accesso limitato in Algeria". Lei vorrebbe
"avere accesso a qualsiasi territorio algerino, tra cui i campi di Tindouf", ha
insistito, notando che la "piccola divisione" di Amnesty International in
Algeria ha trovato "delle difficoltà a lavorare in questo paese."
"Se facciamo un confronto tra il Marocco e
l'Algeria, noi possiamo definire chiaramente i punti di differenza, come
l'approccio marocchino ha permesso la realizzazione del" molti acquisiti ",
ritiene che il capo dell'AI, aggiungendo: "abbiamo fatto queste osservazioni
presso le autorità algerine, che non le hanno accettate".
Nel 2010, l'ONG umanitaria è venuta ad una fine
di non ricevere nel tentativo di andare in Algeria ad indagare sul caso del
dissidente del Polisario, Mustapha Salma. Ex capo della sicurezza del Polisario,
Mustapha Salma fu arrestato, torturato per mesi prima di essere espulso per aver
sostenuto pubblicamente il
piano d'autonomia del Sahara occidentale marocchino.
Sig.Smart ha detto che sua organizzazione ha
voluto evocare i casi simili a quella di sig. Mustapha Ould Sidi Mouloud Salma,
ricordando che Amnesty ritiene che "il pacifico appoggio al piano d'autonomia
(proposto dal Marocco) non può giustificare gli ostacoli alla libertà
d'espressione" nei campi di Tindouf.
Dichiarazioni sui diritti dell'uomo del Marocco di funzionari dell'AI |
mercoledì 29 settembre 2010
Il Marocco chiama l'UE ad intervenire di " qualsiasi urgenza" presso l'Algeria per garantire la protezione di Ould Sidi Mouloud
Il regno del Marocco chiama l'Unione europea da intervenire, con la massima urgenza, presso l'Algeria per incitarlo a prendersi le sue responsabilità quanto alla protezione di Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud e dei membri della sua famiglia ed i suoi parenti contro le rappresaglie in corso da parte del Polisario.
Tale è il messaggio indirizzato dal Marocco alle istituzioni europee, attraverso i passi intrapresi dall'ambasciatore del Marocco presso l'Ue, il sig. Menouar Alem, presso le principali cime responsabili europee, di cui il sig. Herman Van Rompuy, presidente del Consiglio europeo, Jerzy Buzek, Presidente del Parlamento europeo, Jose Manuel Barroso, Presidente della Commissione europea e la signora Catherine Ashton, Haut rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, come pure il sig. Steven Vanackere, vice primo ministro e ministro belga degli affari esteri il cui paese assicura la presidenza girevole dell'Ue.
Il diplomatico ha così sottolineato la necessità di ricordare all'Algeria la sua responsabilità giuridica, politica e morale quanto alla preservazione dell'integrità fisica e della dignità del sig. Ould Sidi Mouloud e dei membri della sua famiglia, conformemente ai principi dei diritti dell'Uomo tali che sono universalmente riconosciuti.
Il Sig. Alem ha in particolare segnalato che, " il Marocco impegna la responsabilità diretta dell'Algeria quanto alla sorte di Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud.
Questa responsabilità, ha precisato, deriva chiaramente dagli obblighi internazionali che spettano all'Algeria come paese d'accoglienza riguardo alle popolazioni dei campi individualmente e collettivamente, in materia di protezione, di sicurezza, di libera circolazione e di movimento, di libertà d'opinione e d'espressione, d'accesso alla giustizia e di non discriminazione" e ciò, ai sensi dei diritti garantiti in particolare dalla convenzione di Ginevra del 1951 sullo statuto dei profughi (arte 3,12,16 e 26), il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici (arte 12,13,14 e 26), e la dichiarazione universale sui diritti dell'Uomo (arte 9,13,14 e 15).
Nei confronti di quest'obblighi giuridici inequivocabili, il Marocco respinge categoricamente i pretesti ed argomentazioni fallaci avanzati dal Polisario per giustificare le sue estorsioni, e dall'Algeria per sottrarsi alle sue responsabilità di fronte alla Comunità internazionale, ha significato.
Pur condannando con " resistenza quest'atto gravissimo" perpetrato dal Polisario sulla persona del sig. Ould Sidi Mouloud, con la " complicità" autorità algerine, l'ambasciatore ha comunicato che il Marocco chiama alla sua liberazione immediata ed esprime la sua viva preoccupazione circa il pericolo diretto ed imminente che pesa ormai sulla sua integrità e la sicurezza dei membri della sua famiglia, della sua tribù e dei suoi parenti nei campi.
Il rapimento di Ould Sidi Mouloud, ha proseguito il diplomato, suscita una grande costernazione nell'ambito dell'opinione pubblica marocchina e fa temere il peggiore a tutti coloro che, al Marocco quanto nei campi di Tindouf e dal mondo, seguono con preoccupazione il combattimento che conduce per le sue convinzioni politiche e si alzano contro la repressione che subisce per il semplice fatto di avere espresso un'opinione in gran parte sostenuta a livello internazionale e condivisa da una grande maggioranza d'originarii del Sahara, non soltanto al Marocco ma anche all'interno anche dei campi diretti dal Polisario in territorio algerino.
L'ambasciatore ha precisato, in questo contesto, che " oltre alle parti politiche e la società civile, di numerose organizzazioni e ONG internazionali di cui l'HCR, Human Rights Watch e Amnesty International, ha preso posizione a favore di Mustapha Salma Ould Sidi Mouloud, e chiesto la sua liberazione ".
Dimostrando a tutto il poco di caso che l'Algeria e Polisario fanno principi universali di libertà d'opinione, d'espressione e di movimento in particolare, la repressione esercitata sul sig. Ould Sidi Mouloud famoso, in modo manifesto i timori espressi a varie riprese dal Marocco quanto alle condizioni di vite intollerabili nelle quali è mantenuta la popolazione dei campi di Tindouf, ha detto.
" Condizioni rese ancora più penose dal clima d'oppressione che si accentua nei campi mentre numeri sempre più importanti di Sahraoui marocchini trovano il coraggio di sfidare all'arbitrario e, quando lo possono, il mezzo per lasciare questi campi d'infortuna per raggiungere le loro famiglie nel Marocco" , ha proseguito il sig. Alem.
L'Unione europea, dai valori che trasporta ed il suo impegno umanitario di lunga data, non può conservare il silenzio nel momento in cui l'Algeria ed il Polisario credono di potere sfidare indefinitamente ed impunemente il diritto internazionale, la coscienza umanitaria e la volontà della Comunità internazionale di vedere l'insieme delle parti porre fine con il negoziato a questa vertenza regionale artificiale attorno al Sahara, ha affermato il diplomatico.
D'altra parte, ha intervenuto simili presso molti alti responsabili europei, fra cui commissari europei, il Presidente dell'Assemblea parlamentare del Consiglio dell'Europa, il segretario generale del Consiglio dell'Europa, il direttore esecutivo del centro nord-sud del Consiglio dell'Europa, come pure i presidenti della Commissione affari esteri, della Commissione per i diritti dell'Uomo e della delegazione Magreb del Parlamento europeo.
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
http://www.corcas.com/
Il portale del Sahara occidentale:
http://www.sahara-online.net/
Il portale della cultura hassani:
http://www.sahara-culture.com/
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
http://www.sahara-developpement.com/
Il portale dello sviluppo sociale nelle regione del sahara occidentale:
http://www.sahara-social.com/
Il portale delle città del sahara occidentale:
http://www.sahara-villes.com/
lunedì 2 agosto 2010
Discorso di SM il re alla nazione all'occasione della festa del trono
Discorso di SM il re alla nazione all'occasione della festa del trono
SM Re Mohammed VI ha indirizzato, venerdì, un discorso alla nazione all'occasione della festa del trono che coincide quest'anno con l'undicesimo anniversario dell'instaurazione del sovrano.
Ecco il testo integrale del discorso reale:
" Elogio a dio.
Preghiera e ciao sul profeta, la sua famiglia ed i suoi lavoratori.
Caro popolo,
Commemoriamo oggi l'undicesimo anniversario della nostra adesione al trono. É un'occasione felice ed un momento privilegiato per rinnovare i legami di fedeltà reciproca che ci collegano indefettibilmente.
É anche il momento adatto per ribadire l'unanimità sigillata attorno alle costanti del regno.
Di unità nazionale, territoriale e forme di identità base di queste costanti immutabili, così come i valori sacri della nazione che noi siamo il Garante nostra qualità di Comandante dei Fedeli.
Questi valori sono trasportate da parte nostra fede islamica tollerante, che si distingue per la sua specifica e si basa sul rito sunnita marocchino Maliki. Rinforzzano il rispetto reciproco tra le religioni celesti, e incoraggiare l'apertura di altre civiltà.
Abbiamo deciso di passare il discorso del trono di quest'anno a un esame obiettivo dei progressi compiuti, e gli scogli incontrati e le sfide che rimangono per completare la costruzione di un modello di sviluppo e di democrazia che vogliamo specificamente per il Marocco.
Indurre uno sviluppo armonioso, questo modello si basa su una crescita economica sostenuta, in grado di aumentare la nostra politica di solidarietà sociale. E anche di contribuire a conseguire uno sviluppo sostenibile, tenendo conto delle esigenze di tutela ambientale. E anche un modello la cui metodologia è basata sulle regole di buona governanza.
Quindi, dal momento che abbiamo trasferito il carico di garantire lo svolgimento del nostro paese, ci siamo impegnati a costruire un cambiamento qualitativo nel processo di sviluppo, lavorando a fare, scelte che hanno dimostrato la loro rilevanza ed efficienza. Queste scelte si basano su quattro pilastri, ossia:
- La necessità di garantire che lo Stato, sotto la nostra condotta, ha preso il ruolo legittimo strategico nel determinare le scelte fondamentali della nazione, l'attuazione di grandi progetti strutturali, lo slancio, l'organizzazione e l'incoraggiamento dell'iniziativa privata e dell'apertura economica sotto controllo.
- Il secondo pilastro comporta il consolidamento dell'edificio democratico. A questo proposito, abbiamo continuato a lavorare a rafforzare lo Stato di diritto e l'attuazione di importanti riforme in campo giuridico e istituzionale, nonché in materia di protezione dei diritti umani. Volevamo anche espandere lo spazio di libertà, e per consolidare una pratica politica efficace, sulla base dei principi di vicinanza e di partecipazione.
Ma, per importanti che siano, le acquisizioni che sono state registrate rischiano di restare puramente formali, se non sono consolidati dal rafforzamento dei diritti socioeconomici e culturali dei nostri concittadini, e dal rafforzzamento della solidarietà. Sono altrettanto delle esigenze da iscrivere al centro delle politiche pubbliche del nostro paese.
- Pertanto, il terzo pilastro costituisce una necessità imperiosa. Si tratta, nel verificarsi, di mettere il cittadino nel cuore dell'operazione di sviluppo, come noi l'abbiamo concretamente dimostrato attraverso l'Iniziativa Nazionale per lo Sviluppo Umano che ha permesso di registrare, su un periodo di cinque anni, risultati tangibili nel combattimento contro la povertà, l'esclusione e la marginalizzazione.
Infatti, ci sentiamo incoraggiati e determinati ad andare avanti per raffinare ed estendere maggiormente i programmi dell'INDH, in particolare effettuando visite sul campo e moltiplicando le azioni di valutazione e di riaggiustamento dei suoi progetti nella prospettiva di una generalizzazione sull'insieme del paese, che permette di coprire tutte le regioni e le popolazioni povere.
- Il quarto pilastro risiede nella volontà di dotare l'economia nazionale di mezzi che permettono la sua messa a livello ed il suo decollo, per la realizzazione di progetti che strutturano e l'attuazione di piani ambiziosi, che hanno altrove iniziato a dare la loro frutta sui piani strategici, settoriali e sociali.
Così, a livello strategico, questi progetti d'attrezzatura e questi piani hanno permesso di modernizzare la nostra economia, di migliorare la produttività e la competitività, di rafforzare gli investimenti pubblici e creare poli di sviluppo regionale integrato.
Grazie a questi piani e progetti, il nostro paese dispone ormai di un quadro stabile e chiaro per il suo sviluppo economico, e di una capacità di resistenza di fronte agli effetti ed impatti della crisi finanziaria mondiale. Infatti, questi hanno in gran parte favorito il posizionamento del Marocco come destinazione attraente per gli investimenti produttivi ed in quanto asse principale degli scambi ai piani regionali ed internazionali.
Con la stessa volontà e la stessa ambizione, intendiamo proseguire risolutamente la realizzazione dei grandi progetti d'infrastruttura in tutte le regioni del regno, essendo obiettivo di consolidare i progressi già registrati in materia d'estensione delle reti e stazioni di trasporto e le vie di comunicazione.
Abbiamo inoltre intenzione di andare avanti nella creazione di zone off-shore e i Poli industriali integrati, oltre alla creatione dei complessi porti, compreso il Tangeri Med. Questo è un opera che abbiamo costruito in breve tempo, hub strategici, industriali, commerciali ed in divisione d'investimento , riscuotendo la fiducia dei nostri partner.
Sul piano settoriale, impegniamo il governo, il Parlamento ed i diversi attori da intensificare lo sforzo per un'attuazione ottimale delle strategie multiple di sviluppo che sono state adottate.
Così, trattandosi dell'agricoltura, rendiamo grazie a Dio di avere gratificato il nostro paese di pioggie benefiche che ci hanno permesso di garantire una buona campagna agricola. Teniamo anche a ribadire al mondo rurale l'interesse particolare che lui dimostriamo, e della nostra volontà di continuare a portare il nostro sostegno all'attuazione del Piano Marocco verde, nel quadro della nostra concezione della solidarietà e del nostro passo ecologico e spaziale.
É un approccio che ha per vocazione di favorire lo sviluppo delle zone delle oasi, attraverso l'estensione delle superfici delle palmeraie e la preservazione del nostro patrimonio vegetale e forestale, in particolare i Arganier che costituiscono una ricchezza agricola specificamente marocchina, ed un vantaggio apprezzabile per il nostro ecosistema.
Quanto al settore della pesca marittima, e conformemente alla nostra visione prospettiva per il suo sviluppo, occorre fare dell'investimento di piscicoltura un asse principale del Piano Halieutis ed un nuovo vantaggio per consolidare l'ammodernamento e la razionalizzazione dello sfruttamento delle nostre ricchezze alieutiche.
Trattandosi del turismo, un salto qualitativo è stato realizzato nella concretizzazione degli obiettivi definiti nella visione 2010. L'aumento del flusso turistico, portato a più di 9 milioni di ospiti, costituisce il migliore fattore incitatore per suscitare un'adesione franca e massiccia agli obiettivi fissati nel quadro della visione 2020 per il prossimo decennio.
Lo stesso spirito d'iniziativa deve prevalere per incentivare il " Piano Emergenza" , impegnandosi più risolutamente in industrie e lavori nuove, a vocazione internazionale, pur facilitando la creazione di imprese, soprattutto le PME.
Riguardo al settore dell'alloggio, lo sforzo incitatore sostenuto che effettua lo Stato, richiede l'adesione di tutti gli operatori, e l'impegno risolto ed efficace delle autorità governative competenti. Queste devono vegliare ad un'applicazione rigorosa della legge, e combinare i loro sforzi per rispondere alla nostra volontà di permettere alle popolazioni a deboli redditi ed agli abitanti delle borgate, di accedere ad un alloggio sociale rispettabile, nel quadro di programmi ben definiti.
Tuttavia, al di là dell'obiettivo d'incitamento all'investimento ed alla libera impresa, ciò che attendiamo da questi cantieri di sviluppo, è prima di tutto e soprattutto, che si traducono concretamente con un miglioramento delle condizioni di vita dei nostri cittadini, soprattutto più privati, e con la creazione d'occupazioni per i giovani.
Caro popolo,
Per incoraggianti che siano , i risultati conseguiti nella realizzazione di vari piani settoriali non dovrebbe oscurare il fatto che tutti questi piani dovrà efficacia limitata come vengono sollevati tre ostacoli principali, il primo è il debole competitività. A questo proposito, si raccomanda di insistere sulla necessità di un'ottimale attuazione della strategia della logistica nazionale .
Per quanto riguarda la seconda trappola, prende le barriere che caratterizzano la governanza di questi piani, che devono assolutamente essere eliminate. Di qui la necessità di istituire meccanismi per garantire una migliore sinergia tra questi piani, come parte di una visione strategica integrata, ad esclusione di qualsiasi approccio settoriale limitato .
Infine, il terzo ostacolo, che in realtà è la sfida più grande è quello che penalizza di valorizzazione delle risorse umane. Qui il dovere di verità necessaria franchezza e senza compiacimento: la responsabilità è collettiva. Pertanto, spetta a tutti di prendere decisioni coraggiose per assicurare l'adeguatezza della formazione scientifica, professionale e tecnica con le esigenze di un'economia moderna e la promozione della ricerca scientifica e dell'innovazione, nonché le esigenze di integrazione economica nella società della conoscenza e della comunicazione.
A meno che non soddisfano questi requisiti, il nostro sistema educativo ha a lungo chiusi da barriere demagogiche che impediscono l'attuazione delle riforme-costruttivo continuerà, purtroppo, sovraccaricare stato di energia e il potenziale delle masse. Limitando queste riforme nei modelli sterili e indossati dell'istruzione, il sistema può trasformare il nostro handicap di capitale umano ostacolando il nostro sviluppo, invece di essere la locomotiva.
Caro popolo,
Qualunque sia il livello di evoluzione del nostro modello di sviluppo, essa appartiene a tutti, specialmente in un contesto di crisi mondiale, di intensificare la mobilitazione, sensibilizzazione, proattività e iniziativa, per dare sostanza all'ambizione che ci spinge a issare il Marocco per il suo legittimo posto nel consesso delle nazioni avanzate .
Quindi siamo più determinati che mai a garantire che il nostro Paese ha punti di forza nuova di sviluppo e nel settore istituzionale, per effettuare un fattore di qualità che gli consente di entrare al piano terra del processo di globalizzazione, s Registrati bene nella nuova nicchia di sviluppo sostenibile, la sfida di buon governo e garantire l'espansione delle classi medie .
Le sfide in questione possono essere soddisfatte solo se saremo in grado di risolvere per proseguire le riforme nei quattro seguenti linee guida:.
- Primo: la necessità di promuovere il processo di sviluppo sostenibile, in cui la questione ambientale è centrale. Si trova alla base della crescita verde e nuova economia offre grandi prospettive per la nascita di attività innovative, potenzialmente creando posti di lavoro.
Pertanto, ci impegnamo Noi il governo di dare corpo ai grandi orientamenti emananti del dialogo più ampio volto a sviluppare una Carta nazionale per la protezione ambientale e lo sviluppo sostenibile in un piano d'azione integrato con obiettivi chiari e realizzabili in tutti i settori d'attività . Nel frattempo, invitiamo il governo a formalizzare questo piano in un progetto di legge quadro, che vogliamo che costituisca un punto di riferimento per l'ordine pubblico del nostro paese in questo campo. A questo proposito, si dovrebbe generare forte sostegno al implementazione della strategia per l'efficienza energetica, anche attraverso lo sviluppo delle energie rinnovabili e pulite.
Per fare questo, è importante perseguire l'uso ottimale dell'energia eolica e della realizzazione generalizzata delle stazioni in questione in tutti i settori del caso al Regno.
Allo stesso modo è necessario dare un forte impulso al rilancio nostro grande progetto di produzione di energia solare, per la quale abbiamo istituito un'agenzia specializzata e assegnati investimenti enormi. Chiediamo quindi intensificare gli sforzi per promuovere i partenariati, al fine di rendere questo progetto pionieristico di portata internazionale.
Si deve inoltre evidenziare i risultati positivi del Marocco noto nel settore delle dighe e consolidare i risultati ottenuti, una politica idrica basata sulla mobilitazione e l'utilizzo razionale delle risorse idriche .
- Per quanto riguarda il secondo orientamento, una fonte d'ispirazione per rispondere alle sfide di apertura e di competitività impegnando le riforme necessarie per ristrutturare i settori con la crisi globale ha evidenziato i punti deboli e di sfruttare l'avvio della ripresa economia mondiale .
Allo stesso modo, il mantenimento della stabilità macroeconomica come un imperativo necessario, come pure la razionalizzazione delle spese pubbliche e lma modernizzazione del quadro giuridico e regulatore, assicurando una maggiore attrattiva per l'impresa e gli affari. Essa deve inoltre garantire un uso giudizioso della credibilità di cui gode il settore bancario e finanziario nazionale e la fiducia mostrata nei confronti del Marocco come l'attrazione di capitali del Po e degli investimenti internazionali.
-Il terzo orientamento è, per il rafforzamento della buona governanza. Essa richiede riforme che abbiamo intenzione di continuare lo sviluppo e istituzionale e politico
Prima fra queste riforme è la regionalizzazione avanzata che consideriamo, non certo solo una nuova forma di governanza territoriale, ma piuttosto e fondamentalmente come una riforma importante e l'ammodernamento di una vasta operazione delle strutture statali.
Siamo anche attaccati alla riforma della giustizia che è l'elemento essenziale della supremazia della legge, che veglia a questo che evolve nella direzione giusta e secondo un ordine del giorno preciso. Siamo anche determinati a garantire un buona operazionalizzazione del Consiglio economico e sociale, per che apporta il suo contributo al raffozzamento della buona gestione in materia di sviluppo.
- Riguardo al quarto orientamento, vi occorre mettere a fuoco le politiche pubbliche sull'allargamento della base della classe media. Questa costituisce, infatti, la base sulla quale riposa l'equilibrio sociale, ed il motore dello sviluppo e dell'ammodernamento.
Caro popolo,
Il rafforzamento della posizione del Marocco e della sua irradiazione regionale ed internazionale passa per una sinergia aumentata tra le politiche interne ed esterne. Esige anche di continuare a condurre un'azione diplomatica in grado di consolidare l'apertura del nostro paese sul suo ambiente e di preservare i suoi interessi superiori.
Il Marocco, dalla sua appartenenza multipla, accorda la priorità, nelle sue relazioni estere, alla sua vicinanza ed al suo ambiente vicino, differenziato e portatore di numerose sfide, di cui si attacca a fare tante opportunità a profittare al servizio degli interessi fondamentali di tutti i popoli della regione.
Consideriamo l'integrazione maghrzbina come un'aspirazione popolare profonda ed una necessità strategica e di Securità insistente. Essa si impone come un imperativo economico reso inevitabile all'era dei raggruppamenti e dei raduni .
Di conseguenza, intendiamo proseguire gli sforzi di concertazione e di coordinamento necessari per approfondire le nostre relazioni bilaterali con gli stati magrebini fratelli. Questo, fin quando l'Algeria cessa di contrastare la logica della Storia, della geografia, della legittimità e della legalità sul Sahara marocchino, e che rinuncia alle sue manovre disperate che mirano invano torpiller la dinamica impegnata dalla nostra iniziativa d'autonomia per le nostre province del sud.
Si tratta, infatti, di un'iniziativa audacia che rimane una proposta realistica, innovativa e consensuale, e che mira a trovare una soluzione definitiva a questa vertenza regionale, nel quadro dell'ONU. A tale riguardo, teniamo a ribadire la disposizione del Marocco da continuare a sostenere gli sforzi dell'Organizzazione onusiana, del suo segretario generale ed il suo inviato personale.
In ogni caso, il Marocco continuerà a difendere la sua sovranità, la sua unità nazionale e la sua integrità territoriale, con la determinazione di non rinunciare al pollice inferiore del suo Sahara.
Continueremo dunque ad andare avanti nell'attuazione della visione ambiziosa che abbiamo definito nel nostro ultimo discorso della Marcia Verde. Così, il Sahara marocchino sarà in testa dei beneficiari del processo di regionalizzazione avanzata. Come saranno proseguiti senza sosta gli sforzi sostenuti che facciamo a favore dello sviluppo interdipendente delle nostre province del Sud. Intendiamo allo stesso titolo, procedere ad una ristrutturazione profonda del Consiglio reale consultivo per gli affari sahariani (CORCAS).
D'altra parte, faremo sforzi maggiori per la rimozione del blocco imposto ai nostri cittadini nei campi di Tindouf, e per permettere loro di esercitare il loro diritto legittimo al ritorno alla madre patria per trovare le loro famiglie ed i loro parenti, conformemente alle convenzioni internazionali pertinenti.
Costantemente animato dalla volontà di dare un'espressione tangibile alla sua appartenenza africana, il Marocco continuerà ad attuare una politica africana coerente, al servizio dello sviluppo umano e del consolidamento della sicurezza regionale, che iscrive la sua azione, in particolare, nell'ambito della cooperazione impegnata con i paesi del Sahel e del Sahara, e gli stati d'Africa atlantica, in attesa di fare fronte alle minacce multiple che pesano sulla regione.
Fedele ai legami di classe e di solidarietà arabo-islamica, abbiamo apportato un contributo regolare ed efficiente agli sforzi che mirano a fare prevalere le cause giuste del nostro Oumma, così che alle azioni dedicate alla ricerca di un regolamento globale, appena e duraturo nella regione del Medio Oriente, sulla base della soluzione dei due stati.
Nella nostra qualità di Presidente del Comitato Al Qods, simbolo della coscienza collettiva islamica, e nel quadro della missione che gli è attribuita di difendere l'identità autentica e la sacralità di questa città usurpata, teniamo a sottolineare nuovamente la necessità di combinare gli sforzi e le iniziative, a livelli arabi, islamici ed internazionali, iscrivendoli in una strategia integrata e coerente ed un passo globale impressionato di solidarietà.
Infatti, fondandosi sulle risoluzioni della legalità internazionale, spetta contrastare fermamente le violazioni del diritto ed i piani espansionistici che Israele persiste a mettere in opera, nel quadro della politica del fatto compiuto. Occorre anche sventare i suoi tentativi che mirano ad esercitare una tutela esclusiva sul divenire di Al Qods Acharif. Ecco perché intendiamo continuare a difendere il sigillo spiritoso, civilisationnel e giuridico di questa città, come capitale dello Stato palestinese indipendente.
Teniamo a ricordare anche la volontà del Marocco di sviluppare e di approfondire tanto il partenariato euro-mediterraneo che è così promettente, che lo statuto avanzato che li lega all'Unione europea, e che richiede la mobilizzazione di tutti i pubblici poteri ed altri attori nazionali.
Questi sforzi devono iscriversi in un passo concertato e coerente, allo scopo di determinare gli spazi, la portata ed il ritmo e di garantire lo sfruttamento più giudizioso che sia opportunità offerte da questo statuto.
Oltre alle sue preoccupazioni regionali, il Marocco non cessa di operare per lo sviluppo e la diversificazione dei suoi partenariati, in particolare tramite convenzioni e accordi multidimensionali, ed in particolare, gli accordi di libero scambio ed i partenariati contrattuali e preferenziali. Il nostro paese ha anche iscritto fra le sue priorità la sua volontà di aderire risolutamente al consenso mondiale rinnovato, per l'emergenza di una gestione globale a viso umano, fondata sui principi d'equità, di corresponsabilità e di partenariato.
Caro popolo,
In questo giorno memorabile, ci incliniamo con emozione e ricordo dinanzi alla memoria dei pionieri della liberazione, dell'indipendenza e della costruzione del nostro Stato moderno, nel verificarsi i nostri venerati nonno e padre, le loro maestà i re Mohammed V e Hassan II - che Dio li benedisca nella loro ultima residenza, come pure quella dei martiri valorosi della patria.
Teniamo, d'altra parte, ad indirizzare un omaggio particolare alle forze d'esercito reali, alla polizia reale, la sicurezza nazionale, l'Amministrazione territoriale, le forze ausiliarie e la protezione civile, per la devozione e l'abnegazione di cui danno prova, sotto la nostra condotta, nella difesa dell'integrità territoriale, la sovranità e la sicurezza della nazione, e per il contributo che portano alle operazioni di soccorso umanitario.
Esaltando l'ingegneria creatrice del nostro popolo fedele, e salutando il patriottismo selvaggio ed il senso elevato del dovere dei Marocchini, nell'insieme, teniamo a dire la gioia e l'orgoglio che ci ispira l'attaccamento indefettibile alla loro patria dei membri della Comunità marocchina che risiedono all'estero. Sono, infatti, sempre più numerosi a visitare il loro paese e mantenere i loro legami solidi familiari, nonostante gli effetti della crisi mondiale sui loro paesi di residenza. Li salutiamo così calorosamente per il contributo efficiente che portano all'aumento del regno ed alla difesa delle sue cause nazionali e dei suoi interessi superiori.
Fedeli al nostro impegno reciproco, proseguiremo con fiducia ed ottimismo, la nostra azione comune per completare la costruzione del Marocco dell'unità, della democrazia e dello sviluppo. Intendiamo, per giungervi, sulla determinazione ferma che anima il vostro primo servo, e la simbiosi perfetta che collega il trono ed il popolo.
Questa comunione ha costituito attraverso la storia una fonte inesauribile di forza e di motivazione per raccogliere le sfide, con una fede forte nella promessa divina enunciata nel versetto coranico che dice in sostanza: " Sì, Dio accordera la vittoria a quelli che l'assistono, Dio è, in verità, molto e " potente;. Veridica la parola di Dio Molto Alto.
Wassalamou alaikoum warahmatoullahi wabarakatouh".
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com
Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com
mercoledì 8 luglio 2009
lunedì 29 giugno 2009
L'autonomia è " una soluzione privilegiata" per risolvere definitivamente la questione del Sahara (prete americano)
L'autonomia è " una soluzione privilegiata" per risolvere definitivamente la questione del Sahara (prete americano) 29/06/2009
L'iniziativa marocchina di accordare un'ampia autonomia alle province del sud costituisce " una soluzione privilegiata" che occorre afferrare per risolvere definitivamente la questione del Sahara, ha sottolineato venerdì sera il prete americano Richard Cizik.
" Questa proposta, che pone le basi di una soluzione duratura per la questione del Sahara, può fungere da modello per il regolamento d'altri conflitti nel mondo" , ha dichiarato alla MAP il prete Cizik, anche presiedono dell'Associazione americana " The New Evangelicals" , al termine della sua visita di tre giorni nella regione di Oued-Eddahab-Lagouira.
Dopo avere ricordato che " le opzioni precedenti (proposte) per risolvere la questione sono risultate irrealizzabili" , ha notato che " l'opzione d'autonomia è una soluzione realistica dove tutti guadagnano.
È tanto più interessante; permette di risolvere questioni umanitarie e riunire le famiglie sahraoui".
Il prete Cizik, anche collegato all'Istituto per una società aperta (open Society Institute) di George Soras, d'altra parte, ha messo in rilievo gli sforzi fatti per realizzare lo sviluppo duraturo nelle province del sud del regno, che mette l'accento sul ruolo degli enti locali, degli eletti e della società civile in questa dinamica di sviluppo locale.
Si congratula anche con proiezioni realizzate in Marocco in vari settori al favore delle riforme avviate negli ultimi anni, notando che " queste riforme hanno trasformato il Marocco in un modello per i paesi in via di sviluppo".
Da parte sua, il presidente dell'Associazione americana " Caravan dell'amicizia" , il sig. Kirtley Timothy Michael ha affermato che il Marocco ha fatto una " offerta molto coraggiosa per andare al di là nella risoluzione definitiva della cartella del Sahara".
Nel corso del loro soggiorno a Dakhla, il sig. Cizik e Kirtley ha tenuto una serie di riunioni, in particolare con il wali della regione di Oued-Eddahab-Lagouira, governatore della provincia di Oued-Eddahab, il sig. Hamid Chabar, degli eletti e degli attori della società civile.
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com
Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com
giovedì 25 giugno 2009
Due diplomatici europei si informano sulla situazione dei diritti dell'uomo nella regione del Sahara
Due diplomatici europei si informano sulla situazione dei diritti dell'uomo nella regione del Sahara
Due diplomatici europei si informano sulla situazione dei diritti dell'uomo nella regione del Sahara
25/06/2009
Il Wali della regione di Laayoune-Boujdour-Sakia El Hamra e governatore della provincia di Laâyoune, il sig. Mohamed Aguelmouss ha presentato alla signora Anna Block Mazoyer ed il sig. Johan Jacobs dei dati sulla situazione dei diritti dell'uomo nelle province del sud, in occasione di una riunione organizzata alla sede del Wilaya.
Spiegazioni sulla fondazione del fronte Polisario, durante gli anni 70 del secolo scorso, come pure gli sforzi acconsentiti dal Marocco per il regolamento della cartella del Sahara nel quadro della sovranità e l'unità territoriale del regno, sono stati anche dati ai due diplomatici.
La Sig.ra Mazoyer ed il sig. Jacobs hanno preso conoscenza anche, attraverso la relazione presentata dal sig. Hassna Maouelainin, direttore del centro regionale d'investimento, si riunisce del centro delle realizzazioni economiche e sociali, come pure lo sforzo compiuto per il cambio del livello degli indicatori di sviluppo, che sono stati realizzati nella capitale della regione, dal suo ritorno alla madre patria.
Il Sig. Maouelainin ha presentato durante la riunione, la situazione e le prospettive dell'investimento nei settori della pesca, del turismo, dell'allevamento e delle iniziative d'integrazione dei giovani nel mercato dell'occupazione, come pure i grandi progetti d'investimento che sono stati realizzati, in particolare il porto di Boujdour, la nuova stazione di trasformazione dell'acqua di mare in acqua potabile con un flusso di 13000 metri cubici giorno, i progetti programmati e che riguarda la creazione di una zona franca ad Al Marsa su una superficie di 130 ettari e la creazione di una piccola città turistica a Tarfaya sulla superficie di 500 ettari.
I due consulenti hanno anche preso conoscenza dei settori d'azione dell'agenzia del sud, per migliorare il livello di sviluppo di queste province, come pure dei progetti che sono stati realizzati nel quadro del piano di sviluppo quinquennale del periodo 2004-2008 a quale a estate dedicata un bilancio d'investimento di 7.2 miliardi di dirammi.
La riunione che ha avuto luogo nell'Ufficio regionale del Consiglio consultivo dei diritti dell'uomo a Laayoune, di Laayoune è stata l'occasione perché i due diplomatici prendano conoscenza dei passi fatto dal Marocco per fare evolvere la situazione dei diritti dell'uomo e rafforzarli, in particolare nelle province del sud, come pure delle missioni che garantisce l'ufficio regionale in questo settore, in particolare con la sua disponibilità che riguarda le preoccupazioni quotidiane dei cittadini.
Ciò riguarda il seguito della messa in azione delle raccomandazioni dell'istanza equità e riconciliazione, la ricezione dei reclami ed il contributo al enracinement della cultura dei diritti dell'uomo nella regione.
Molti partecipanti alla riunione che ha raccolto i due diplomatici europei con i rappresentanti della società civile, hanno messo in valore il progresso che ha conosciuto il Marocco in materia dei diritti dell'uomo.
Hanno d'altra parte ricordato l'apertura di cui dato prova il Marocco riguardo agli attori, alle organizzazioni ed istanze dei diritti dell'uomo, condannando in questa occasione le violazioni che commette Polisario contro sequestrati dei campi di Tindouf sul territorio algerino.
La Sig.ra Mazoyer ha espresso, ad una conferenza stampa, dopo queste riunioni, la sua soddisfazione della discussione che ha avuto a Laayoune, affermando a questo proposito, " siamo contento del livello della discussione che abbiamo avuto, come pure della franchigia con la quale si sono espresso tutti coloro con che abbiamo discusso".
Dopo avere messo in evidenza l'importanza delle idee e delle precisazioni chieste durante queste riunioni, la signora Mazoyer si è rallegrata per lo spirito di serietà che ha segnato i dibattiti.
Ha aggiunto " i dibattiti erano seri, franchi, aperti ed avanzati".
Da parte sua il sig. Jacobs ha segnalato a questa conferenza stampa che l'obiettivo di questa visita era di prendere conoscenza della situazione a Laayoune e tenere riunioni con i responsabili locali e gli attori della società civile.
In occasione di questa riunione che è durato tre giorni i due diplomatici hanno incontrato anche, il procuratore generale vicino la Corte d'appello di Laayoune.
Fonti:
Il portale politico del Sahara occidentale:
www.corcas.com
Il portale del Sahara occidentale:
www.sahara-online.net
Il portale della cultura hassani:
www.sahara-culture.com
Il portale dello sviluppo economico nelle regione del sahara occidentale:
www.sahara-developpement.com
Il portale dello sviluppo sociale nella regione del sahara occidentale:
www.sahara-social.com
Il portale delle città del sahara occidentale:
www.sahara-villes.com
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